È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'8 aprile il Decreto del Ministero dell’Interno 30 marzo 2022 che contiene la RTV (Regola Tecnica Verticale) “Chiusure d'ambito”
Attualmente in Italia è in vigore il DM Interni del 25 gennaio 2019 che rimanda alla Guida Tecnica riguardante i "Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate degli edifici civili", ma la sua applicazione è volontaria.
La RTV "Chiusure d'ambito", invece, per la prima volta in Italia, introduce precisi e cogenti requisiti di comportamento al fuoco per le facciate e le coperture degli edifici civili (strutture sanitarie, scolastiche, alberghiere, commerciali, uffici, residenziali), siano essi di nuova costruzione o esistenti, che entrano in vigore il 7 luglio 2022.
La Regola Tecnica introduce quattro differenti tipologie di requisiti:
I requisiti non si applicano indistintamente a qualunque tipologia di edificio civile, ma sono differenziati a seconda della destinazione d'uso e delle caratteristiche degli edifici.
In particolare, la Regola Tecnica individua tre differenti tipologie di edifici, riassunte nella seguente Tabella.
Tipologia |
Caratteristiche edificio |
SA |
Le quote di tutti i piani hanno altezza -1 m < h ≤ 12 m. |
Edifici fuori terra, ad un solo piano |
|
SB |
Le quote di tutti i piani hanno altezza h ≤ 24 m. |
SC |
Restanti edifici |
Tabella 1: tipologie di edifici civili individuate dalla RTV “Chiusure d’ambito”.
La Tabella 2 raffigura invece il campo di applicazione dei diversi requisiti.
Tipologia |
Facciata |
Copertura |
Protezione da combustibili |
Protezione da impianti energetici |
||
Requisiti generali |
Fasce di separazione |
Requisiti generali |
Fasce di separazione |
|||
SA |
- |
- |
- |
- |
X |
X |
SB |
X |
X |
- |
X |
X |
X |
SC |
X |
X |
X |
X |
X |
X |
Tabella 2: requisiti contenuti nella RTV “Chiusure d’ambito” suddivisi per tipologia di edificio.
In aggiunta a ciò, il DM 30 marzo 2022, specifica che la RTV “Chiusure d’ambito” non si applica a tutti gli edifici civili, ma solo a quelli che utilizzano il Codice di Prevenzione Incendi.
La lista completa (in continuo aggiornamento) è contenuta nell’art. 2.1 del DM Interni 3 agosto 2015 .
Qualora un incendio raggiunga la facciata dell'edificio, per impedirne o rallentarne la propagazione lungo la facciata, la stessa deve essere realizzata con prodotti/materiali aventi un determinato comportamento al fuoco.
La Regola Tecnica, infatti, impone che i prodotti/materiali presenti in facciata debbano possedere almeno la reazione al fuoco riportata in Tabella 3.
Tipologia edificio |
Tipologia prodotto |
Reazione al fuoco |
|
Euroclasse |
Classe italiana |
||
SA |
tutti |
- |
- |
SB |
isolanti protetti [1] |
D-s2,d2 |
3 |
isolanti in vista [2] |
B-s2,d0 |
1, 0-1 |
|
cappotti termici in kit |
B-s2,d0 |
1 |
|
guarnizioni [3], sigillanti [3], materiali di tenuta [3] |
B-s2,d0 |
1 |
|
altro [4] |
B-s2,d0 |
1 |
|
SC |
isolanti protetti [1] |
C-s2,d0 |
2 |
isolanti in vista [2] |
A2-s1,d0 |
0, 0-1 |
|
cappotti termici in kit (applicati a parete) |
B-s1,d0 |
1 |
|
cappotti termici in kit (applicati a soffitto, es. pilotis) |
A2-s1,d0 |
0 |
|
guarnizioni [3], sigillanti [3], materiali di tenuta [3] |
B-s1,d0 |
1 |
|
altro [4] |
B-s1,d0 |
1 |
[1] Protetti con materiali non metallici in Euroclasse A1 oppure con prodotti di classe di resistenza al fuoco K10 e classe minima di reazione al fuoco B-s1,d0
[2] Non protetti come indicato nella precedente nota [1]
[3] Solo se occupano più del 10% della superficie della facciata
[4] Esclusi i componenti in vetro e solo se occupa più del 40% della superficie della facciata
Tabella 3: requisiti minimi di reazione al fuoco per i componenti delle facciate degli edifici civili.
Come si può notare, i requisiti sono differenziati per tipologia di componente e di applicazione. In particolare, i requisiti per gli isolanti termici differiscono a seconda che questi siano protetti, in vista, o facenti parte di un kit (come nei cappotti termici dotati di marcatura CE).
La reazione al fuoco è riportata nella scheda tecnica del prodotto. I prodotti dotati di marcatura CE necessariamente esprimono la propria reazione al fuoco in termini di Euroclasse, le cui prestazioni, dalla migliore alla peggiore, sono indicate nella Tabella seguente; la classificazione è comprensiva anche dell'indicazione della quantità di fumi emessa (s) e della produzione di gocce incandescenti (d).
Euroclasse A1 |
|||
Euroclasse A2-s1,d0 |
Euroclasse A2-s1,d1 |
Euroclasse A2-s1,d2 |
|
Euroclasse A2-s2,d0 |
Euroclasse A2-s2,d1 |
Euroclasse A2-s2,d2 |
|
Euroclasse A2-s3,d0 |
Euroclasse A2-s3,d1 |
Euroclasse A2-s3,d2 |
|
Euroclasse B-s1,d0 |
Euroclasse B-s1,d1 |
Euroclasse B-s1,d2 |
|
Euroclasse B-s2,d0 |
Euroclasse B-s2,d1 |
Euroclasse B-s2,d2 |
|
Euroclasse B-s3,d0 |
Euroclasse B-s3,d1 |
Euroclasse B-s3,d2 |
|
Euroclasse C-s1,d0 |
Euroclasse C-s1,d1 |
Euroclasse C-s1,d2 |
|
Euroclasse C-s2,d0 |
Euroclasse C-s2,d1 |
Euroclasse C-s2,d2 |
|
Euroclasse C-s3,d0 |
Euroclasse C-s3,d1 |
Euroclasse C-s3,d2 |
|
Euroclasse D-s2,d0 |
Euroclasse D-s2,d1 |
Euroclasse D-s2,d2 |
|
Euroclasse D-s3,d0 |
Euroclasse D-s3,d1 |
Euroclasse D-s3,d2 |
|
Euroclasse E |
Euroclasse E-d2 |
||
Euroclasse F |
Tabella 4: le possibili Euroclassi di reazione al fuoco, dalla migliore alla peggiore.
La classe italiana di reazione al fuoco, alternativa all’Euroclasse, è invece variabile tra 0 (migliore) e 4 (peggiore).
Qualora un incendio raggiunga la facciata dell'edificio ed inizi a propagarsi lungo la stessa, è importante limitarne la propagazione.
A tal fine, la Regola Tecnica richiede la realizzazione di fasce di separazione, ovvero zone della facciata nelle quali sono utilizzati componenti con migliore comportamento al fuoco.
Le fasce in corrispondenza delle proiezioni della compartimentazione interna, sia orizzontale (solai), sia verticale (pareti), devono rispettare entrambe le seguenti condizioni:
La verifica di entrambi i requisiti può essere effettuata consultando le schede tecniche dei prodotti. Tipicamente, il requisito di resistenza al fuoco deve essere soddisfatto dalla parete di base, mentre il requisito di reazione al fuoco deve essere soddisfatto dai prodotti riportati in Tabella 3.
Nella seguente Figura è illustrata la posizione delle fasce di separazione.
Figura 1: posizione delle fasce di separazione in facciata.
Ogni fascia di separazione deve avere uno sviluppo pari ad almeno 1 metro, come raffigurato nelle seguenti Figure.
Figura 2.1: esempi di fasce di separazione in facciata (vista in sezione verticale)
Figura 2.2: esempi di fasce di separazione in facciata (vista in sezione orizzontale)
La RTV “Chiusure d’ambito” non fornisce alcuna indicazione utile in merito a come realizzare le fasce di separazione.
In caso di cappotto termico, possono essere seguite le indicazioni contenute nel rapporto tecnico UNI/TR 11715:2018 "Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l'esterno (ETICS)":
Le facciate ventilate non devono essere obbligatoriamente dotate di fase di separazione ma devono rispettare ulteriori requisiti minimi in termini di resistenza all'incendio.
Caratteristica della facciata |
Caratteristiche intercapedine |
Caratteristiche delle pelli |
Non ispezionabile, con pelle esterna chiusa |
In corrispondenza di ogni piano, l’intercapedine è interrotta da setti di compartimentazione E 30, o E 60 per chiusure d’ambito di tipo SC |
Per la pelle interna devono essere applicate le stesse prescrizioni previste per le facciate semplici |
Qualsiasi |
Per l’intera altezza e per tutti i piani, la pelle interna deve essere EW 30, o EW 60 per chiusure d’ambito di tipo SC |
|
Non ispezionabile, con pelle esterna aperta |
In corrispondenza di ogni piano, l’intercapedine è interrotta da setti di compartimentazione E 30, o E 60 per chiusure d’ambito di tipo SC |
Per la pelle interna devono essere applicate le stesse prescrizioni previste per le facciate semplici |
Qualsiasi |
Per l’intera altezza e per tutti i piani, la pelle interna deve essere EW 30, o EW 60 per chiusure d’ambito di tipo SC |
|
Ispezionabile, con pelle esterna chiusa |
In corrispondenza di ogni piano, l’intercapedine è interrotta da setti di compartimentazione E 30, o E 60 per chiusure d’ambito di tipo SC |
Per le pelli interna ed esterna devono essere applicate le stesse prescrizioni previste per le facciate semplici |
Qualsiasi |
Per l’intera altezza e per tutti i piani, la pelle interna deve essere EW 30 (i→o), o EW 60 (i→o) per chiusure d’ambito di tipo SC |
|
Ispezionabile, con pelle esterna aperta |
Qualsiasi |
Per le pelli interna ed esterna devono essere applicate le stesse prescrizioni previste per le facciate semplici |
Ispezionabile, con pelle esterna aperta o chiusa |
L’intercapedine è provvista di sistema automatico di inibizione, controllo o estinzione dell’incendio esteso a tutta la facciata (capitolo S.6) e dotata di smaltimento di fumi e calore |
Nessuna |
Tabella 5: requisiti specifici per le facciate ventilate (N.B: pelle: ciascuno degli strati, anche realizzati con più materiali, di cui si compone la facciata ventilata).
Qualora un incendio esterno raggiunga la copertura dell'edificio, per impedirne o rallentarne la propagazione lungo la copertura, la stessa deve avere un determinato comportamento al fuoco.
La RTV "Chiusure d'ambito" impone che le coperture di edifici civili debbano rispettare almeno una delle seguenti condizioni:
Sia la classe di comportamento al fuoco esterno, sia la classe di resistenza al fuoco, si riferiscono non ai singoli prodotti ma al sistema nel suo complesso. La verifica di tale requisito non può pertanto essere verificata controllando semplicemente le schede tecniche, ma sarà necessario effettuare specifici test o simulazioni numeriche.
Qualora la copertura dell’edificio sia interessata da un incendio esterno, è importante limitarne la propagazione.
A tal fine, la RTV "Chiusure d'ambito" richiede la realizzazione di fasce di separazione, ovvero zone della copertura con determinato comportamento al fuoco.
La Regola Tecnica impone che le fasce in corrispondenza delle proiezioni della compartimentazione interna, sia orizzontale (solai), sia verticale (pareti), debbano rispettare almeno una delle seguenti condizioni:
Valgono le medesime considerazioni sopra riportate per la sezione corrente delle coperture.
Figura 3: posizione delle fasce di separazione in copertura.
Ogni fascia di separazione deve avere uno sviluppo pari ad almeno 1 metro, come raffigurato nelle seguenti Figure.
Figura 4: esempi di fasce di separazione in copertura (vista in sezione verticale).
La presenza di materiali combustibili (ad esempio autoveicoli o contenitori di rifiuti) rappresenta un rischio perché potrebbero innescare un incendio.
In tali casi, la Regola Tecnica richiede che la porzione di facciata o copertura interessata (più relativa fascia di separazione) possieda le seguenti caratteristiche:
Figura 5: zona di protezione e relativa fascia di separazione per la presenza di combustibili.
La presenza di impianti di produzione o trasformazione di energia (ad esempio impianti fotovoltaici o solari, impianti di produzione di calore, impianti di condizionamento) rappresenta un rischio perché potrebbero diventare innesco per un incendio.
In tali casi, la Regola Tecnica richiede che la porzione di facciata o copertura interessata (più relativa fascia di separazione) possieda le seguenti caratteristiche:
Figura 6: zona di protezione e relativa fascia di separazione per la presenza di impianti energetici.
Inoltre, al fine di non costituire causa di incendio, quando attraversano le pareti, le canne fumarie devono essere dotate di adeguato isolamento termico o distanza di separazione da elementi combustibili.