I recenti incendi di Milano (Torre dei Moro in via Antonini) e Torino (Via Lagrange) sono un monito per i cittadini, per tecnici e progettisti, ma anche per il legislatore ed il governo.
E’ necessario coibentare adeguatamente gli edifici ma per far ciò è necessario confrontarsi con ciò che avviene a livello europeo.
E’ il parere espresso dagli onorevoli Terzoni e Sut (M5S) in una recente intervista pubblicata su The Watcher Post.
Gli onorevoli illustrano quali interventi di natura legislativa siano auspicabili sul tema della protezione al fuoco dell’involucro edilizio.
L’on. Terzoni ricorda che “Oggettivamente siamo indietro rispetto a tanti altri Paesi, che ad esempio rendono obbligatorio il ricorso a materiali incombustibili per determinate tipologie di edifici, mentre in Italia l’uso di quei materiali è soltanto consigliato. È impensabile che non sia obbligatorio utilizzarli negli edifici più alti, oltre i 9 piani, e soprattutto in quelli considerati “sensibili” come scuole, ospedali e simili”.
L’on. Sut invece ha affermato “Ci preme evidenziare la necessità che gli interventi di prevenzione antincendio siano parificati a quelli di efficientamento energetico e che il rispetto di queste prescrizioni di sicurezza sia un obbligo cogente”.
Infine, entrambi hanno ricordato che la revisione normativa che l’Europa ha avviato verso la sostenibilità deve comprendere anche la sicurezza al fuoco degli edifici: “Non solo non c’è conflitto tra i due aspetti, ma sono ancorati l’uno all’altro, perché nella nostra visione il concetto di sostenibilità è ampio e include anche la sicurezza delle persone e la prevenzione di danni futuri alla salute e all’ambiente”.